lunedì 9 maggio 2016



EVOLUTION OF THE BIKINI 


Storia del costume da bagno



Come è cambiato il costume da bagno negli anni? Mode ed evoluzione del costume lo hanno trasformato completamente ma il nostro amore per costumi interi e bikini non si è mai spento!


Da ripercorrere l'intero secolo scorso, dagli Anni '10 agli Anni '90 seguendo l'evoluzione del costume. Un percorso fotografico per lasciarsi ispirare dall'eleganza del passato, prima di scegliere il costume del presente. Perché, come in ogni stagione, anche per l'Estate 2016 la scelta tra bikini e costume intero non è solo una questione di moda, ma anche e soprattutto di modo. Ovvero di stile personale, di fisico e d'occasione d'uso.


 Per scegliere in maniera "illuminata", allora, meglio tuffarsi prima in pò di storia della moda o meglio… di storia del costume da bagno per scoprire come si è evoluto e come pian piano le donne hanno iniziato a svelare il loro corpo in spiaggia. 





















Con costumi-abiti prendisole negli anni 10, tutine in stile canottieri andando verso gli anni 20, mostrando la pancia a cominciare dai 30, esaltando il decolleté tra i '40 e i '50, puntando sulle fantasie e sui colori nei Sixties, esibendo micro bikini a cavallo dei '70.


In Europa primi costumi da bagno che permettevano di mostrarsi in pubblico al mare fecero la loro comparsa verso la metà del diciannovesimo secolo. Il costume femminile era costituito da due pezzi: un vestito che copriva dalle spalle alle ginocchia ed un pantalone che scendeva fino alle caviglie. 


Tuttavia tale abito balneare era indossato ancora sul busto, che resistette nell'uso comune fino al primo decennio del Novecento, con accessori indispensabili come le scarpette e un cappello a visiera. Si riteneva che per una signora l'abbronzatura fosse volgare e che la pelle dovesse rimanere candida.



Nel 1907, la nuotatrice australiana Annette Kellerman si esibì in uno dei suoi spettacoli di nuoto sincronizzato negli Stati Uniti. Tuttavia la donna venne arrestata perché il suo costume lasciava scoperte braccia, gambe e collo. Nelle esibizioni successive la Kellerman dovette utilizzare un costume più coprente.


In seguito a questo evento i costumi andarono progressivamente rimpicciolendosi, dapprima scoprendo le braccia, in seguito le gambe furono denudate fino alle cosce, così come il collo ed il décolleté. I primi bikini furono introdotti subito dopo la seconda guerra mondiale, benché i primi modelli non differissero molto da quelli già visti negli anni venti.



Dagli anni cinquanta la dimensione dei bikini si ridusse progressivamente, fino agli anni sessanta quando cominciò a diffondersi il topless. Lo stilista Rudi Gernreich disegnò il monokini, un tipo di costume che lasciava completamente scoperto il seno. Non fu un successo commerciale ma aprì la strada ad altre innovazioni.



Gli anni ottanta videro la nascita del tanga, diffuso inizialmente in Brasile, che si diceva fosse ispirato agli indumenti tradizionali degli abitanti dell'Amazzonia.
I costumi da bagno maschili si diffusero parallelamente a quelli femminili, aumentando pian piano la parte di pelle scoperta, ed arrivando alla fine allo slip. Tuttavia i costumi maggiormente diffusi sono quelli nati nei tardi anni ottanta come i boxer, che seguirono la tendenza inversa, tendendo a coprire maggiormente il corpo.


Per le donne esistono numerose varianti, ad uno (il cosiddetto costume intero) o due pezzi, tra cui il celebre bikini, ma vi sono anche quelli detti topless. Negli ultimi anni si è diffuso anche il trikini, un particolare tipo di bikini in cui i due pezzi (slip e il reggiseno) sono uniti sul lato anteriore da un lembo di stoffa più o meno grande. Un altro costume femminile recente è il tankini, formato da una maglietta con coppe interne e un pantaloncino (o slip). Un particolare costume da bagno intero è stato disegnato per le donne musulmane e prende il nome di Burqini, questo tipo di costume copre tutto il corpo, ad eccezione del viso, delle mani e dei piedi.



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