venerdì 22 aprile 2016


MILANO FASHION WEEK 2016 



 

La settimana della moda di Milano è una celebre settimana della moda tenuta due volte all'anno a Milano in Italia. L'evento con le sfilate primavera/estate si tiene a settembre/ottobre di ogni anno mentre l'evento con le sfilate autunno/inverno si tiene a febbraio/marzo di ogni anno. 





La fashion week milanese  un evento capace di raccogliere 10 milioni di interazioni. 
La casa di moda che ha trionfato è stata Gucci, conquistando la pole position sia in termini di engagement  sia di new follower.
La Top 3 per interazioni si completa con i brand, Prada e Versace: il primo si è distinto per la frequenza con cui ha condiviso contenuti dedicati al suo nuovo progetto #premonition. Versace, invece, ha ottenuto un grande successo social grazie alle numerose foto che ritraevano le top model internazionali, veicolate dall’hashtag #VersaceCelebrities.




Dal 24 al 29 febbraio ha avuto luogo a Milano la Settimana della Moda Autunno Inverno 2016-17, dove accanto ai grandi nomi che hanno reso famoso il Made in Italy come Gucci, Prada, Roberto Cavalli, Dolce & Gabbana, Versace, Giorgio Armani, hanno sfilato anche le collezioni di giovani stilisti.












Milano fashion Week 2016: sfilate e collezioni


Tendenze autunno-inverno 2016


Le tendenze per l'autunno inverno 2016 dalla Milano Fashion Week sono molte e adatte ai gusti più variegati.

Continuano ad esempio a predominare i colori metallici, soprattutto sulla pelle che viene usata per cappotti dai volumi over come da Max Mara e Jil Sander o per giubbini corti, come da Emilio Pucci. Tra i materiali anche il velluto torna di gran moda, se mai ha smesso di esserlo, sui completi neri di Giorgio Armani o blu di Bottega Veneta, ma anche sugli abiti di Phylosophy by Lorenzo Serafini.

Per il prossimo autunno gli abiti vanno lunghissimi fino ai piedi, anche per il giorno. 



Si intitola "Black Velvet" la collezione realizzata da Giorgio Armani per l'autunno inverno 2016-2017.
 Giorgio rende omaggio al velluto nero, un tessuto raffinato e elegante, che diventa protagonista assoluto della prossima stagione fredda, declinato su giacche e pantaloni dal taglio sartoriale per il giorno, ma anche in versione lussuosa per la sera su abiti arricchiti da trasparenze in tulle e strass ton sur ton.
Non mancano fantasie geometriche in tweed giocate su tinte pastello come il rosa e l'azzurro, e romantiche stampe di fiori realizzati su completi e abiti in seta fluida, da sfoggiare con stivaletti a punta en pendant.






 I modelli più belli della collezione autunno inverno 2016-2017 della Milano Fashion Week.




Dagli stivali in stile anni sessanta di Emilio Pucci alle scarpette glitterate di Dolce& Gabbana à la Cenerentola, passando per le zeppe vertiginose di Gucci, non c'è che l'imbarazzo della scelta.

E per chi non fosse ancora soddisfatta? Gli stivali Trussardi alti fino al ginocchio in suede con tacco prezioso e i sandali Dsquared2 soddisferanno chi vuole sentirsi sexy e femminile.






 Quali sono state le borse più belle di questa Milano fashion week?

Dall'iconica Peekaboo di Fendi in versione mini e impreziosita da ricami floreali, alla tracolla in vernice rosa di Blumarine per un tocco femminile e bon ton, dal classico bauletto in pelle firmato N°21 alla versione originale e chic di Jil Sander da sfoggiare sotto braccio a mo' di pochette. E ancora, la clutch rigida con cristalli degna di una principessa proposta da Dolce & Gabbana, la bisaccia con inserto in pitone di Prada, la shopper verde smeraldo di Max Mara e molto altro ancora.











Come ogni stagione della MFW non possono mai mancare alcuni elementi stravaganti delle varie collezioni.


Dai "pigiami da giorno" di Alberta Ferreti alle gonne in glitter di Cristiano Burani, dai maxi orecchini a forma di nappine di DSquared2 al soprabito pieno di rose di Dolce & Gabbana: anche per la prossima stagione, l'eccentricità la fa da padrone.









Non può mancare anche la moda autunno-inverno 2016 degli uomini...


Ha dato il via a questa edizione di Milano Moda Uomo, Roberto Cavalli, Dolce&Gabbana e Zegna  che hanno incantato tutto il pubblico.

Ad animare la Milano Fashion Week ci hanno pensato le collezioni moda uomo per l’autunno inverno 2016-2017 di: Diesel Black Gold, pronta a tornare a Milano anche per la collezione moda donna il prossimo febbraio, Antonio Marras, Etro, Msgm, Canali, Fendi, Marcelo Burlon County of Milan e Brioni.



Dopo aver ospitato il debutto sulle passerelle milanesi di Lucio Vanotti, designer ospite di Armani in questa stagione, il Teatro/Armani è tornato ad essere protagonista con la sfilata Emporio Armani. Alla corte di Giorgio. 

Tra gli altri protagonisti assoluti di Milano Fashion Week troviamo Ermanno Scervino con una sfilata tra fashion e calcio dedicata al meglio dell’italianità. E così a Palazzo Serbelloni accanto alle creazioni per l‘inverno 2016, glamour nei tagli e sportiva nei tessuti, campeggiavano le quattro coppe del mondo vinte della nazionale italiana di calcio.

Sfilata anarchica invece per Gucci. Alessandro Michele riveste di velluto rosso un ex scalo ferroviario e porta in scena un uomo romantico, fuori da tempo e fuori dal genere.




Non sono mancate le presentazioni, da Wookrich a Paul&Shark passando per Trussardi. In scena a Brera la maison del levriero unisce moda, arte, musica e cultura.
Max Mara si è fatta poi protagonista con un evento dedicato alla collezione di occhiali. L’occasione è stata anche quella di presentare, all’interno del flagship di corso Vittorio Emanuele a Milano, lacollaborazione della maison con l’artista Maya Hayuk.








Tendenze moda donna primavera/estate 2016 


Tailleur: Prada lo propone interamente ricoperto di applicazioni con bordature a contrasto; con stampa floreale e maxi fiocco quello di Gucci; fiocco anche per il tailleur Moschino, declinato in nuance accese; total black per quello di Costume National, con gonna-gilet; quello di Fay è un mix di stampe e tessuti.
























Slip dress: seducenti trasparenze black per Francesco Scognamiglio; una scultura di rouches l’abito di Gucci; drappeggi; spalle scoperte per il long dress floreale di Luisa Beccaria; effetto lingerie il mini abito di Simonetta Ravizza.












Maschile: jacquard, giallo acceso il tailleur pantalone di Gucci, pink quello di Emporio Armani; con giacca over quello minimal di Costume National; stampa stile camouflage per il completo di Bottega Veneta; interamente ricoperto di stelle quello di Max Mara, con giacca doppiopetto.










Minigonna: sotto aderente, sopra morbida e ricamata quella di Fendi; a righe lurex quella di Giamba; con spacco anteriore la mini skirt di Costume National; è tempestata di conchiglie colorate quella di Fausto Puglisi; a portafoglio, con disegni floreali black, la mini di Blumarine.





Jumpsuit: striped, strapless e super aderente quella di Giamba; lurex e morbida quella di Emporio Armani; con bottoni anteriori e pantaloni svasati-rouches la tuta Simonetta Ravizza; giallo acceso, stile salopette quella di Sportmax; scollo profondo per la jumpsuit di Genny. 
























Moda uomo estate-primavera 2016


FUSION: È Armani che ha cominciato con Emporio Armani la milano-fashion-week degli uomini
 E così dall'incontro di mondi sfila una collezione che vede nella fusione tra Oriente e Occidente la sua peculiarità. Il rigore di  Giorgio si vede anche nella palette che non dà adito ad eccessi: grigio, blu, sabbia, fango. Cromie totali e polverose mosse solo da una nota di petrolio. Ampi pantaloni con pince profonde e baschi sulla testa che danno un sapore tutto metropolitano alla collezione. Sempre a Oriente guardano anche Stefano Gabbana e Domenico Dolce che rendono omaggio alle sete stampate di una Cina perduta ma anche ai giardini segreti e fioriti della Sicilia decadente cari alla maison Dolce&Gabbana. Naviga in altri mari invece Donatella Versace che vuole l'uomo un po' pirata, un po' manager. Dai completi dai toni grey spuntano T-shirt lunghe tono su tono per un gioco di sovrapposizioni leggere nelle sfumature naturali della terra.







ANTICONFORMISTA: L'abito sartoriale? Blazer e bermuda. Così si affaccia sulla nuova stagione Corneliani che rilancia un rigore anticonformista dove lunghi trench scorrono fluidi fino alle caviglie e T-shirt in pelle di ampio volume si portano con pantaloni con stringi vita che disegnano la silhouette. Vive di contrasti anche l'uomo di Jil Sander che trasforma il tessuto più tecnico in abito sartoriale. L'antivento prende coì la foggia del blazer più classico mentre il coat si fa ampio e rigido disegnando mantelle con cappuccio in vernice color ghiaccio o total black. Da Marni invece predominano i toni intensi del blu, del verde bosco, del bordeaux per abiti dalle linee essenziali che riprendono però field jacket di gusto casual su pantaloni ampi ma corti alla caviglia o bermuda oversize, bruciati, arancio e ocra. 



NEO CLASSICO: Stefano Pilati rilancia un concetto di neo classicismo che porta Zegna Couture su un gradino d'eccellenza sempre più alto. Dai tessuti che sa mixare in modo unico alle linee che aderiscono al corpo pur rimanendo morbide e fluide, come nei suoi Broken Suit, non c'è dettaglio che sia sfuggito allo stilista nel creare un guardaroba contemporaneo ma con tutti i dettami della più classica sartorialità. Una sinfonia di colori: dai madras pastello alle tonalità neutre, intervallate da bianchi ottici e total black. Completano il look fluttuanti coat e trenchchiusi fino al colletto, gilet multitasche, bomber e blouson drappeggiati. Da Salvatore Ferragamo invece si mescolano aspetti classici, sartoriali e quindi di tradizione, con il mondo dello sport.






COM'È PROFONDO IL MARE. Già un mare profondo e calmo. Sinuoso e docile, ma elegante nel movimento ondulatorio. Sinuoso e fluido come la colezione di Giorgio Armani che non ostenta anzi cerca nella riflessione coerente la sua strada maestra. Fatta di grigi sfumati, toni mauve, azzurri nuvola e glicine. E mentre Armani percorre rotte sicure, Dean e Dan da Dsquared 2 mettono in scena surfisti californiani alla Point Break. Corpi tatuati da "mute" full body tattoo che come una seconda pelle scolpiscono la silhouette. Modelli pronti al punto di rottura, veri no-limits men che dello sport estremo hanno fatto una divisa (glamour): pantaloncini da surfer incrostati di ricami multicolor, jeans oversize eponcho fuoriscala, portati come mantelli, o forse come coperte di emergenza per una notte di falò sulla spiaggia.









NATURAL WAY. Tomas Maier da Bottega Veneta, si approccia a Madre Natura scegliendo tutte le sfumature più soft della palette della terra. I marroni bruciati, i verdi delle foglie, le nuance tenui del sabbia, fino ai blazer grigio scuro come l'ardesia tracciati da righe marroni e ai pull bianco glacier. Un tappeto di petali di rosa, invece, accoglie i modelli sulla passerella di Missoni che rinnova il motivo zig-zag con nuace delicate come gli arancioni, i gialli, i verdi in tutte le sue sfumature.  Tutto all'insegna di un lusso rilassato, molto sofisticato, per un viaggiatore cosmopolita in armonia con il mondo che lo circonda.





POST INDUSTRIALE. Prada non si omologa e anzi sembra rendere omaggio a una certo rigore workwear mixato alla freschezza giovanile di T-shirt con i ricami ironici di coniglietti pop, razzi, macchinine da corsa. La sfilata di Miuccia Prada sovverte gli schemi a partire dalla location che pare un mondo post-industriale capovolto:grandi lastre trasparenti scendono dal soffitto su un pavimento di cemento (progetto di OMA di Rem Koolhaas), sul quale afilano veloci uomini con shorts corti e soprabiti lunghi al ginocchio. Citazioni anche workwear con gli abiti che citano tute industriali, con le tasche posteriori chiuse da zip. Sunnei, propone anche dei macro gessati oversize nelle proporzioni e dal taglio minimale. Zip, tasche grandi e tessuti effetto denim e lino per il duo di creativi Loris Messina e Simone Rizzo.






SPORT COUTURE. Calvin Klein trasforma il look con le fasce di velcro che regalano ai capi forme nuove. Sportswear sartoriale quasi che non dimentica le origini americane del brand, anzi le esalta nei capi icona come il giubbino denim in tonalità neutre come il beige e il classico jeans. Sempre sport oriented la sfilata di Moncler Gamme Bleu che questa volta si ispira al mondo del canottaggio per i suoi uomini in divisa. Rigore e colore le parole chiave per lo stilista Browne che sceglie shorts e bermuda seersucker a cui sovrappone blazer a righe di diverse dimensioni, bomber-piumino di ampio volume e cravattini che infiocchettano il look a righe da club inglese. Bermuda in struzzo e parka con dettagli tailoring invece da Pal Zileri che si evolve e stupisce con una collezione che traghetta il casual wear nella dimesione luxury dell'artigianalità made in Italy.





INTO THE BLUE. Il blue è il colore della primavera 2016. In tutte le sue sfumature, come le onde del mare, lo stesso mare messo in scena da Antonio Marras che dedica la sua sfilata agli uomini che amano le acque cristalline. Così i suoi modelli vestiti in giacche doppio petto bianche e blu attraversano una passerella fatta di pagine di libri dipinte di azzurro, e lo spettatore si tuffa in una collezione per marinai-poeti. Anche Brioni ha scelto le nuance del blue. Ma nei toni più polverosi del celeste. Abiti slim chiusi in vita da una cintura a evidenziarne la silhouette si alternano a spolverini leggeri come l'aria per una collezione che si appropria di tutte letonalità del cielo per disegnare completi elegantissimi, disegnati da linee geometriche, da portare con sandali in pelle a doppia fascia.





L'UOMO POETICO. Détournement è la parola chiave che Alessandro Michele ha scelto per la sua collezione. Una pratica estetica dove maschile e femminile si fondono e lasciano spazio alla delicata poesia di abiti in seta raffinati come pigiami di lontana memoria, decorazioni floreali come giardini incantati e ricami preziosi come i pappagalli che si posano leggeri sulle maglie dai colori raggianti che Gucci fa sfilare con armonia infinita nonostante il gioco perenne di contrasti e accostamenti. Dall'unione di generi parte anche la sfilata di Etro che immagina la passerella come un uovo, simbolo della vita primordiale, che nelle sue curve ha in sé la sintesi della perfezione e dell'essenzialità. Così la moda riflette la maestria della fluidità femminile con il rigore maschile. Camicie in georgette di chiffon si sposano ad abiti dal taglio sartoriale. E l'inconfondibile motivo paisley della maison si nasconde in una sorta di caccia al tesoro che lo vede a voltepolverizzato, a volte più geometrico, ma sempre presente nei completi che vanno dal rosa al tabacco, fino al pervinca e al rame. 







NEO ARMY. Ufficiale gentiluomo: questo l'uomo di Ermanno Scervino che sceglie la divisa militare ma la decontestualizza in chiave sartoriale con inattese maglie tricot impreziosite da punti lucedati da fili di pailettes argentate e intarsi floreali.


































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