sabato 23 aprile 2016



  100 ANNI DI MODA


Ripercorrere 100 anni di moda in due minuti, il più affascinante e multiforme periodo nella storia della moda, ripercorrendo le tappe salienti e le conquiste in ogni settore della moda femminile ,per  rivivere la donna degli anni '20 fino ad oggi. Dagli abiti lunghi e casti fini ad arrivare nella seconda metà del secolo, con la rivoluzione giovanile, allo stile casual e lo streetwear, dove c'è il minimalismo e il trionfo del colore, passando per la moda hippy degli anni '70 e le acconciature cotonate degli anni '80.

Quale stile preferite?


Moda 1915-1922
Le gonne lunghe e strette degli anni precedenti non sono piu’ adatte  a questa nuova vita, e vengono immediatamente abbandonate a favore di gonne piu’ corte e soprattutto piu’ larghe che non impaccino nei movimenti. Anche la linea dei corpini e’ sciolta e pensata per essere comoda. Vengono definitivamente abbandonati anche gli alti colletti di pizzo a favore di scolli triangolari che lasciano la gola scoperta.
Le scarpe acquistano maggiore importanza, e si arricchiscono sempre piu’ spesso di fibbie e cinturini. La calzatura piu’ diffusa e’ comunque ancora lo stivaletto di pelle, alto e a tacco basso.Anche i cappelli sono molto piu’ piccoli e le pettinature piu’ semplici.





MODA 1923-1930 
Nel campo dell'abbigliamento per la prima volta la moda cessa di essere riservata ad un élite, ma si apre alle masse con nuovi tessuti artificiali e sintetici quali il nylon a basso costo. Gli abiti ora sono semplici,pensati sopratutto per lasciare la maggior libertà nei movimenti: le linee sono dritte, i tessuti morbidi, la vita bassa, le gonne sempre più corte con forme geometriche. I capelli per la prima volta vengono tagliati corti e i cappelli sono piccole cloche calzate fino alle sopracciglia. La sera gli abiti, senza maniche e con spalline sottili, sono in tessuti leggeri e velati, come chiffon, tulle, organza e seta, spesso impreziositi con perline e frange.



Come si potrebbe definire lo stile degli anni ’40
Sobrietà e praticità sembrano descrivere, un decennio piegato dagli orrori del secondo conflitto mondiale. Lana, cotone e tessuti lavorati diventano necessari per confezionare le divise dei soldati al fronte, tanto che le case di moda sono costrette a ripiegare sui tessuti poveri: gli abiti per la moda donna sono quindi votati alla semplicità, soprattutto oltreoceano.
Linee dritte, capi squadrati e tailleur-divisa sono i dettami di una moda che sembra voler uniformare lo stile della donna a quello del soldato al fronte.


Periodo di rinascita, gli anni '50 sono il decennio del rock 'n' roll, dei blue jeans, delle t-shirt, delle pin up e dei pattern a pois; è il momento in cui cominciano a comparire i primi bikini, e la giacca di pelle diventa un irrinunciabile must have della moda uomo. Cominciano a convivere tra loro molti stili, come quello della casalinga americana e quello più appariscente delle pin up.


La moda anni 60 è una di quelle che più hanno influenzato il modo di vestire, è stato un vero e proprio punto di svolta, si affermarono stili innovativi e nuovi canoni estetici, nuovi colori, stili e tagli di capelli. 
Il trucco intenso ed esagerato concentrato sugli occhi, dove si usava moltissimo mascara, ma anche le ciglia finte, lo smokey eyes e l’eye-liner liquido.
 Gli abiti diventano svasati e coloratissimi, trionfano le stampe geometriche, i pois e le righe, uno stile sbarazzino e allegro che segna l’inizio del cambiamento per tutta la moda femminile. Bellissimi anche i cappottini squadrati con maniche a tre quarti e i maglioncini con il collo alto dalle tonalità sgargianti.
Anche gli accessori si evolvono, gli occhiali diventano più grandi, rotondi e coloratissimi, le borse si ingrandiscono, le scarpe si “abbassano”, abbiamo ballerine e stiletti i cosiddetti “kitten”. Tornano in auge cuffie, cerchietti e foulard coloratissimi anche questi con colori intensi, contrasti e stampe optical in black & white. I gioielli diventano grandi e colorati, quasi sempre in plastica.




Gli anni '70 sono caratterizzati da fermenti sociali, lotte operaie e azioni di protesta collettive, in cui consumismo e spirito anti-conformista convivono in un unicuum sociale.
Le lotte per i diritti civili ridisegnano i contorni della società occidentale, una società in cui a mutare è soprattutto la visione della donna e della parità dei sessi
Tali profondi cambiamenti non poterono non riflettersi sul mondo della moda che, accanto alle tendenze hippy, ridisegna la figura di una donna sempre più emancipata, che porta i pantaloni e che scopre il suo corpo.


Gli anni ’80 sono quelli del femminismo e della libertà artistica e di espressione.
I pantaloni di pelle nera aderente erano cult negli anni ’80 proprio grazie alle icone rock e pop del periodo.
Il look femminile sembrava trasandato o poco curato, ma dietro quell’effetto voluto c’era molta cura dei dettagli. 
Collant strappati, t-shirt extra large con stampe e abbinate a giubbotti cortissimi e minigonne di jeans erano elementi dominanti del look rock anni ’80.
Le ragazze indossavano bandane su maxi acconciature, bracciali vistosi e croci di strass o crocifissi.

Negli anni 90 nasce una sorta di imposizione nei confronti del ondo della moda e ciò porta alla nascita dello stile grunge. Ispirato al rock punk, lo stile grunge ha una punta di urbano, ce si descrive in uno stile povero e minimalista. Questo stile si caratterizza per la sovrapposizione di capi, jeans ed anfibi ai piedi, da portare con lacci colorati e differenti tra una scarpa e l’altra.
Lo stile grunge in versione chic è tornato di gran moda, con note punk mescolato ad accessori luxury con remix finti e trasandati.
Negli anni 90 i giovani avevano uno stile molto trasandato, utilizzando camice consumate e maglioni extra large.
Un elemento indiscusso deli anni 90 sono le salopette di jeans ,il chiodo di pelle e le fantasie floreali;  inoltre i must erano dei top che lasciavano la pancia e la schiena scoperta, da abbinare a jeans a vita alta decorati con stampi e strappi.
Come accessori c’erano gli orologi dal cinturone in plastica super colorati, e gli zainetti in nailon, a fiori o a righe e l’immancabile marsupio.


Lo stile di inizio millennio non è di facile identificazione, perché contraddistinto da un mix-and-match di influenze passate e nuove tendenze che hanno reso poco riconducibile ad una "moda" nel vero senso della parola! Ci sono le influenze del punk anni '80, il disagio tipico dei '90 e quella vena intellettual-chic dei primi 2000, mischiati in modo magistrale: moderno a tal punto da essere ancora terribilmente di moda. I look erano caratterizzati da:
  • le rugby shirt prese in prestito dalle divise dei giocatori di rugby, ma impreziosite da colletti e aderenze strategiche
  • le mitiche t-shirt sopra l'ombelico
  • le gonne in tulle, corte, medie e lunghe
  • il look emo
  • le parrucche
  • il chiodo in pelle
  • top scollatissimi che lasciano poco spazio all'immaginazione, jeans a vita bassa e finta pelle
    Tra le tendenze moda 2015 non poteva mancare il trend retrò con un ritorno degli anni ’70. Tra accessori e capi in suede, stampe colorate e tagli prettamente vintage, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Tra le tendenze più interessanti della primavera estate 2015, è la moda retrò, dove riappaiono capi e accessori in perfetto stile anni ’70!
    Tra i grandi must che ci riportano indietro a quegli anni, oltre agli abiti trapezio, ci sono gli abiti lunghi nelle fantasie multicolor, leggeri, morbidi e leggiadri come quelli di Cavalli  e, ovviamente, i pantaloni a zampa, un grande must del passato, reinterpretato e mescolato alla moda della jumpsuit.
    Un’altra grande icona di quel periodo sono le frange che ritroviamo sia sugli abiti che su accessori dal design molto classico e formale, come Gucci che le abbina agli zainetti in pelle chiara.

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